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ARCHIBAGNO
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Inviato: 08/05/2010 11:46:59
Data Ultima Modifica: 11/05/2010 15:34:39 
Oggetto: Un Tappeto per il Papa - Sommo Pontefice - Santo Padre Benedetto XVI
Messaggio:

In anteprima il tappeto che abbiamo fatto realizzare in collaborazione con un amico architetto, appositamente come omaggio per il Santo Padre Benedetto XVI.

Le dimensioni sono per un utilizzo del tipo:

Tappeto scendiletto nella camera del pontefice.
Tappeto da utilizzare come inginocchiatotio nella cappella privata del pontefice.
Tappeto da posizionare alla base del trono.

La presentazione di questo inedito tappeto, sarà effettuata a Torino il 22 maggio 2010 in occasione del week end di chiusura dell'ostensione della Sacra Sindone.




Chi è amante di accessori preziosi come i tappeti non può perdere una particolare riproduzione di tappeti classici anatolici, quelli riprodotti nei quadri del Rinascimento da Lotto, Carracci, Bellini, Ghirlandaio, Tintoretto, Caravaggio, Holbein.

I tappeti classici anatolici sono quelli riprodotti nei quadri del Rinascimento da Lotto, Carracci, Bellini, Ghirlandaio, Tintoretto, Caravaggio, Holbein. La loro presenza in questi quadri ne testimonia storicamente la loro esistenza e il loro valore già in quell'epoca e da questi autori hanno preso il loro nome identificativo.


I tappeti con questi disegni sono estremamente rari ed esposti come reliquie nei migliori musei del mondo e nelle migliori collezioni d'arte; di fatto sono modelli persi dal grande pubblico a partire dal XVII secolo, quando sono stati smessi di annodare e quindi di arredare le più belle dimore d'Europa.

Erano i tappeti dei dogi della Serenissima, ma anche di Enrico VIII.

Questa collezione, è nuova produzione che riprende tutti i processi produttivi tradizionali antichi riproponendoli ai nostri giorni; il tappeto pertanto si presenta in maniera più fedele possibile a come nasceva allora da quelle manifatture che fino ai nostri giorni hanno tessuto tappeti in quella regione di Ushak nell'Anatolia centrale.

Abbiamo analizzato i tappeti superstiti del Rinascimento dando il via a questa rinascita della produzione classica in maniera filologica.

Ci piace presentare questi tappeti come ambasciatori del XXI° secolo di una produzione nata nel XV° secolo ed interrotta solo in epoca moderna; nello stesso tempo ci piace pensare che questi tappeti saranno tra i pochi di quelli prodotti nel XXI° secolo che, come i loro illustri predecessori, saranno conservati, restaurati e tramandati di generazione in generazione nel loro valore economico e culturale sempre crescente.


Nella foto - Lotto del XXI sec. È un classico anatolico con una bordura modello cufico aperta, caratteristica dei primi tappeti Lotto. Questo modello è chiamato Lotto dopo che nel Rinascimento, Lorenzo Lotto, colpito dai decori di questi tappeti, li ritrasse al centro di dipinti di ritratti o a sfondo religioso, sottolineando il valore di questi arredi che arrivavano da lontano; spesso i soggetti religiosi Cristiani sono ritratti su questi tappeti importati dal mondo Islamico a testimoniare la ricchezza di incroci culturali; d'insegnamento per i nostri giorni.





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NICOLETTA

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Inviato: 11/05/2010 12:22:39
Data Ultima Modifica: 11/05/2010 12:24:38 
Oggetto: 0.o
Messaggio:

Wow!

Signori,io non amo i tappeti, se non quelli semplici, ma questo per il Papa...
E' MERAVIGLIOSO !!!!!!!!!!
Solare, gioioso, poetico!
E' bellissimo !!!!!

Un grazie a chi ci ha permesso di vederlo in anteprima,
con mille complimenti !!

E devo dire che sono belli anche gli altri, davvero da esposizione...
Un lavoro certosino! :o
ARCHIBAGNO

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18/09/2007 21:41:36

Residente
Cremona

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1331

   
Inviato: 11/05/2010 12:45:45
Data Ultima Modifica: 12/05/2010 13:26:15 
Oggetto: Il appeto del Sommo Ponefice è stato realizzato secondo le stesse tecniche di allora.
Messaggio:

Grazie NICOLETTA,

si tratta di tappeti rinascimentali (non quello del Pontefice),
in pratica quelli che vedi sono le copie degli orginali ora esposti solo nei musei, in pratica abbiamo tappeti del rinascimento visibili in molti quadri come ad esempio nel Botticelli, che in pratica non erano più stati prodotti.

Di fatto quelle che ho chiamato copie in verità non sono null'altro che tappeti identici all'originale sia per quanto riguarda la tipologia di lana utilizzata, sia per la tecnica, sia per la zona di realizzazione che è la medesima di allora, l'Anatolia.


Il tappeto del Sommo Ponefice è stato realizzato secondo le stesse tecniche di allora.

Il tappeto del papa è stato fatto riannodare sulla base delle testimonianze letterarie del libro di Julius Lessing, il primo libro mai scritto sui tappeti orientali e di quelle pittoriche dell'artista rinascimentale Memling.

La particolarità di questo modello di Ushak, a differenza degli altri (quelli delle foto della collezione privata): Lotto, Star Ushak, Bellini, ecc, sta nell'essere inedito, ovvero senza alcun riscontro tra le testimonianze museali o collezionistiche.

Si tratta di un modello che in letteratura viene definito il tappeto di congiunzione tra l'Holbein e il Lotto; lo stemma papale annodato nel campo (ovviamente solo per l'esemplare destinato al Vaticano), nobilita ulteriormente un impianto decorativo che è già assolutamente di per sè classico e rappresenta sicuramente uno tra i migliori della famiglia nuovi Ushak.




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