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ho di nuovo bisogno della vostra saggezza e della vostra competenza.

Finalmente tra un paio di mesi comincerò la ristrutturazione di un appartamento di 100mq.

La mia idea era fare un impianto di riscaldamento a pavimento con caldaia a condensazione e solare termico con integrazione al riscaldamento oltre che per la produzione di acqua calda sanitaria.

Oggi parlo con un idarulico consigliatomi da mio zio che fa il muratore il quale mi sconsiglia il solare termico come integrazione al riscaldamento perchè costerebbe una cifra molto molto alta oltre al fatto che quando avrei bisogno di riscaldare in inverno avrebbe una resa bassa e in estate sarei costretto a coprire parte dei collettori solari per evitare un surplus di energia con conseguente ebollizione dell'acqua.
A tal proposito mi consiglia una pompa di calore aria/acqua (no geotermico) da mettere all'esterno dell'edifico con eventualmente l'opportunità di raffrescare con conseguenti deumidificatori.

A questo punto entro in crisi perchè l'idea della pompa di calore mi alletta molto, solo che non vorrei spendere 20000¤ per l'impianto idraulico e poi tale impianto mi costringerebbe a richiedere all'Enel almeno 4.5Kw/h se non i 6 con conseguente esborso di denaro in più.

Inoltre avrei il timore che essendo una pompa possa produrre troppo rumore quando entra in funzione sopratutto di notte.
Un altro dubbio atroce è il rendimento di tale macchina con temperature estreme pieno inverno a -10 e in piena estate a +40.

alla fine scambia energia con l'aria e a questo punto mi chiedo,se tali pompe sono così vantaggiose (a parte il prezzo) cosa lo fanno a fare il geotermico?

Vi prego aiutatemi

Ciao e grazie

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se hai il metano la soluzione migliore è un impianto radiante alimentato da caldaia a condensazione con solare termico per la produzione dell acqua calda sanitaria. ci sono caldaie con accumulo incorporato (da 150 a 200 litri) che vanno abbinate a due pannelli solari e li gestiscono in completa autonomia. se non cè il sole la caldaia ti scalda l'acs. il solare per integrazione al riscaldamento non è conveniente se suoi utilizzare il metano. la pompa di calore aria/acqua non va messa a integrazione della caldaia ma è vista come unico impianto. deve essere scelta sulla curva di rendimento della temperatura minima esterna invernale (vale per singolo appartamento) e quindi sarà maggiorata rispetto ai dati standard. il rendimento della pompa di calore è sempre e comunque più alto di quello di una caldaia (minimo 1.6 d'inverno) ma richiede un impegno di energia elettrica. ricordati che se vuoi raffrescare con il radiante devi installare deumidificatori in ogni ambiente trattato. se vuoi fare solo riscaldamento e acs, esistono pompe di calore elettriche funzionanti con CO2, rendono moltissimo anche alle basse temperature e producono tutta l'acqua calda sanitaria necessaria a temperature molto elevate, ma non fanno raffrescamento estivo.

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Grazie TENNISON per le indicazioni fornitemi.
Se devo essere sincero l'idea della pompa di calore (dopo che mi sono documentato un pò) mi attira molto.
L'unica cosa che mi lascia perplesso è il rendimento alle basse temperature e il conseguente consumo di energia elettrica,non vorrei trovarmi a pagare bollette di 300-400¤ ogni due mesi per il solo riscaldamento.
Ho saputo che proprio per le pdc ci sarebbe la possibilità di richiedere all'enel un ulteriore contatore con tariffe "agevolate"anche se non ho capito molto bene come funziona perchè dovrebbero esserci dei costi fissi annuali elevati (spero di sbagliarmi).
Ho sentito parlare anche io delle pdc che vanno a gas tipo i modelli della Robur però a quel punto dovrei avere ancora l'allacciamento al gas.
L'orientamento sulla pdc era dato anche dal fatto che prendendo il pc a induzione eliminerei il gas con la speranza che chiedendo i 6kwh con pdc,induzione e uno tra forno,lavastoviglie o lavatrice non mi salti il salvavita.
I mei dubbi per le pdc sono:
1-rendimento alle basse temperature (abito in zona climatica E prov.Brescia)
2-eccessivo consumo di energia elettrica
3-eccessiva rumorosità
4-anche con i 6kwh con più eldom accesi oltre a pdc l'impianto reggerà?

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valuta bene i consumi degli elettrodomestici; un piano cottura a induzione tutto acceso potrebbe assorbire 8 kw per cui addio sogni. la pompa di calore d'inverno rende più della caldaia a condensazione ma consuma kw elettrici in proporzione alle dispersioni dell'involucro edilizio. è probabile (ma un po' confuso) che ti facciano un allacciamento separato per la pompa di calore, in questo modo risolveresti il problema. rivolgiti al tuo termotecnico e fatti dare un po' di dati reali, basati sulle dispersioni dell'involucro edilizio, altrimenti si parla solo a vuoto. in base a quelli poi potrai decidere cosa scegliere.

tieni conto che gli impianti costano, non poco, la soluzione più equilibrata in senso di spesa rimane comunque la caldaia a condensazione su pavimento radiante con integrazione solare per l'acs e un paio di split per l'estate.

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Personalmente ritengo che stai facendo una scelta difficile senza i giusti dati comparativi e senza sapere quanto consuma la tua abitazione

personalmente ti consiglio di rivolgerti ad un buon termotecnico che ti possa fare il bilanciamento energetico della tua casa e successiamente capire qual' è il sistema più economico per produrre le calorie necessarie al riscaldamento

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l'argomento interessa anche me e non mi dispiacerebbe avere dei valori di massima su cui ragionare per la scelta finale: del tipo se la casa è classificata energeticamente in classe A o B e quindi consuma 49 o 72 Kwh/mqanno ed è di 200 mq totali .... se usi il gas metano con caldaia a condensazione e riscaldamento a pavimento spendi tot; se usi la pompa di calore spendi tot; lo stesso discorso da fare per l'acqua calda sanitaria. ecc...
Sarebbe molto utile per cominciare a porsi dei dubbi. Grazie.