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Gia da tempo sto vagliando la possibilità di costruire una casa prefabbricata in un terreno adiacente a quello dove già abito.

Per ora ho analizzato le Rubner e le rensch-haus, assodati i molti vantaggi mi chedo come mai il mercato sia così restio ad accettarle a fronte degli innumerevoli benefici che presentano...

Perchè?

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Ma come? Non ricordate?!

C'era una volta tre porcellini, Timmy, Tommy e Jimmi.....

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Credo sia una questione morale non espressa che in fondo alle coscienze blocca il mercato queste costruzioni.

La casa per noi occidentali, italiani, di formazione cattolica/romana è un bene d'uso e non di consumo.

Il concetto che c'è alla base di quel tipo di costruzioni è quello del bene di consumo: ovvero un bene che una volta costruito ha un ciclo di vita al termine del quale va sostituito con un altro, magari migliore del precedente.

Più le prestazioni iniziali di quel bene rimarranno costanti nel ciclo di vita più avrà successo; sicuramente però gli anni finali di quel ciclo di vita avranno le prestazioni iniziali tendenti allo zero.

I beni d'uso invece sono progettati e costruiti non per un ciclo di vita ma per tanti cicli di vita come le case tradizionali dei nostri centri storici per esempio.

Il bene d'uso viene mantenuto durante il ciclo di vita così che al termine di questo saranno sufficienti manutenzioni straordinarie per iniziarne uno nuovo e non la sua sostituzione; questo ha un successo in termini di sostenibilità ambientale, morale ed economica poichè il valore di quelle case non azzera mai come quello delle case progettate e costruite per durare un solo ciclo di vita.

Oggi purtroppo questa prassi costruttiva è stata abbandonata ma ancora remore morali inespresse fanno da freno verso le case prefabbricate.

Una seconda remora morale è la standardizzazione edilizia della casa.

L'idea di avere la casa ognuna a sua propria immagine e somiglianza è ancora viva sebbene le case si costruiscono ad immagine e somiglianza dell'architetto o del costruttore e non certo di chi ci abita dentro che si limita a personalizzare gli interni se può.

In conclusione l'appeal della scelta della casa prefabbricata oggi si limita al costo di costruzione ma sul lungo e lunghissimo periodo come investimento non ha grandi prospettive...

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Troppe volte le case hanno un ciclo di vita che supera di gran lunga il diritto di essere viste dalle generazioni future, la qualità costruttiva di molti periodi storici recenti è talmente bassa per non parlare di quella architettonica-urbanistica che se avessimo una ediliza meno duratura sarebbe forse solo una qualità.

Il concetto di associare la casa prefabbricata con la casa standardizzata è piuttosto cieca nel senso di miope nei confronti del mercato esistente. Le case si possono costruire come si vuole, è solo che la qualità del progettista deve essere tale da riuscire a valutare gli aspetti della progettazione in una fase in cui normalmente non siamo abituati, in anticipo, la nosta mancanza di proiezione mentale a livello progettuale non deve colpevolizzare un diverso strumento per costruire tacciandolo come non flessibile.

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Citazione: doucable - 06/03/2008 12.47.13

Gia da tempo sto vagliando la possibilità di costruire una casa prefabbricata in un terreno adiacente a quello dove già abito.

Per ora ho analizzato le Rubner e le rensch-haus, assodati i molti vantaggi mi chedo come mai il mercato sia così restio ad accettarle a fronte degli innumerevoli benefici che presentano...

Perchè?

huf-haus
un po carucce forse
ma comunque anche Ikea ha in cantiere l Home Kit....

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io ti parlo da consumatore,
e si sa, sono i possibili acquirenti di case che fanno muovere il mercato.
innanzitutto io (da acquirente) scarterei le case prefabbricate perchè hanno un ciclo di vita breve.
ti spiego, credo (forse la mia è una mentalità antiquata)che la casa prefabbricata non sia un possibile investimento per il futuro.
ti spiego: dopo 20 anni di aver sborsato un mutuo esoso ci sto dentro altri 20 anni, fino all'età della pensione. una volta in pensione, sono costretta a andare ad abitare dai familiari.
la casa prefabbricata, chi me la prende se ha ormai finito il suo ciclo di vita? e cade quasi a pezzi?

al contrario una casa tradizionale può essere un investimento, o la vendi a poco o più probabilmente si rivaluta tanto nel tempo

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E' prettamente un concetto psicologico e di abitudine
una gran parte di edifici prefabbricati e le marche che hai citato hanno un' estrema qualità costruttiva

L'altro vantaggio è che la casa stessa viene assemblata in loco dopo che le parti principali sono già state assemblate in fabbrica ciò limita gli errori di montaggio e da la garanzia di una realizzazione che rispetta il piano progettuale senza che vi siano fantasiose variazioni in corso d'opera

vista la qualità costruttiva di tanti fabbricati attuali un edilizia simile non può che portare vantaggi, teniamo conto che tante abitazioni rurali vecchie in sfacelo sono completamente prive di valore il valore monetario è in realtà quello del terreno su cui si va ad edificare