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SILVIALFI
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Inviato: 19/06/2008 16:12:58
Oggetto: HELP! Pozzo artesiano & Depuratore
Messaggio:

Due anni fa ho comprato una casa in campagna alla quale non arriva l'acquedotto. Gli ex proprietari (delle persone anziane) andavano avanti utilizzando l'acqua piovana che vaniva raccolta in numerose cisterne molto capienti.

Tutte le case lì intorno (nel raggio di 200/500 mt dalla mia) erano nella stessa situazione ma hanno fatto un pozzo artesiano (uno ogni casa) che gli da tutta l'acqua di cui hanno bisogno senza problemi.

E quindi al momento dell'acquisto abbiamo pensato "tanto facciamo il pozzo anche noi e siamo apposto!".

Invece, nonostante gli studi geologici affermino che sotto il nostro terreno ci sono 3 faglie, di solito sinonimo di acqua, non la stiamo trovando.

Vi lascio immaginare la mia disperazione (quindi spero che eviterete commenti tipo "brava stupida che hai comprato una casa senz'acqua!"...me lo dico già da sola!)!

Devo trovare una soluzione!

E la domanda che voglio farvi è....qualcuno mi sa parlare dei depuratori?

Ho delle cisterne che raccolgono l'acqua piovana molto molto capienti.
In questi 2 anni, in attesa del pozzo, abbiamo sempre usato quelle ed il livello a vista d'occhio non sembra nemmeno abbassato (tanto per farvi capire quanta acqua c'è).

So che mettere un depuratore è complicato e costoso e ci sono diversi tipi.
Qualcuno sa darmi delucidazioni?

Ve ne sarei gratissima!
ARCHIBAGNO

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Inviato: 19/06/2008 16:51:02
Data Ultima Modifica: 06/08/2008 11:39:20 
Oggetto: POZZO ARTESIANO e DEPURATORE
Messaggio:

Ciao SILVIA,

ti riporto le indicazioni del nostro ingegnere.

L'acqua piovana in genere ha un contenuto salino molto basso (è quasi distillata 0-10 mg/l ) tanto da essere corrosiva pH (circa 5,5-6).

In più essendo acqua superficiale risulta contaminata dal punto di vista microbiologico.

Per avere l'acqua potabile e adatta all'uso quotidiano occorre:

Installare un filtro anti acidità che aumenti la salinità e il pH.

Clorare l'acqua con un sistema proporzionale installando un serbatoio da 1000 litri appena dopo.

Dopo il serbatoio declorare l'acqua per eliminare il cloro libero in eccesso e le cloro ammine.
I filtri decloratori hanno anche capacità adsorbente nei confronti di composti organici particolari che potrebbero trovarsi in un'acqua superficiale (es. dilavamento dello smog delle auto).

I nostri decloratori, a richiesta possono avere un sistema di miscelazione di parte dell'acqua clorata con quella trattata per lasciare una parte di cloro libero in copertura all'impianto (consigliato 0,2 mg/l dal DL31/01)

In questo modo si ha la certezza di avere un'acqua potabile adatta agli usi domestici partendo dall'acqua piovana.

Cosa NON è assolutamente indicato per questi casi... ovvero cosa il venditore ignorante può venirti a rifilare...

Addolcitori; l'acqua distillata è naturalmente dolce (0-1 °Fr) tanto da essere aggressiva. L'addolcitore è inutile.

Impianti ad osmosi inversa: l'acqua piovana ha la stessa salinità dell'acqua in uscita da questi impianti.

L'impianto ad osmosi inversa proposto nella prima metà della mail è completamente errata come idea.

Infatti un impianto ad osmosi inversa serve per ridurre la salinità di un'acqua anche del 95-99%.

Per esempio installamdo un osmosi in laboratorio da noi siamo passati da 450 mg/l di salinità a 10-20 mg/l, guarda caso proprio come l'acqua piovana!

Nel suo caso, la salinità è da AUMENTARE non diminuire.

Quindi l'installazione di un impianto ad osmosi inversa è completamente inutile e errato concettualmente.

La soluzione di una lampada UV può essere alternativa alla tecnologia proposta sopra
(disponiamo anche noi di lampade con prestazioni analoghe 20 W portata 1200lt/h);
le condizioni necessarie per il funzionamento corretto sono:

Filtrazione meccanica dell'acqua a monte per eliminare le impurità.

Lampada UV da almeno 1200 lt/h

Filtro antiacidità per aumentare la salinità intorno ai 80-100 mg/l e il pH intorno ai 7-7.5.

Pulizia regolare del quarzo della lampada.

Sostituzione (TASSATIVA) della lampada ogni 8000 ore (11 mesi circa).

Questo è vero in tutti gli impianti a raggi UV di qualsiasi marca.

Gli unici nei di questa soluzione è che la tecnologia Uv elimina i microrganismi
presenti dentro alla lampada ma non quelli che si annidano già nell'impianto idraulico,
e che non è efficace nei confronti dei possibili inquinanti chimici derivati da smog
o altro accumulato nella vasca a seguito del dilavamento.

Spero di essere stato piuttosto semplice nel linguaggio e dettagliato nei contenuti

Saluti
Dott. Simone B.




SILVIALFI

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Inviato: 20/06/2008 09:26:15
Data Ultima Modifica: 06/08/2008 11:40:00 
Oggetto: Grazie!
Messaggio:

La tua risposta è stata molto esaustiva.

Praticamente riassumendo i casi sono 2:
1)
- Filtro anti acidità (per aumentare salinità e ph)
- Cloratore acqua
- Serbatoio 1000 l per contenere l'acqua "clorata"
- Decloratore acqua (con possibilità di lasciare andare 0,2 mg/l per ulteriore disinfettazione
STOP

2)
- Filtro anti impurità
- Lampada UV 1200 lt/h (con pulizia lampada ogni 11 mesi)
- Filtro anti acidità
STOP

Giusto?

Partendo dal presuposto che ancora non ho dei dati precisi (analisi delle acque, potenza autoclave, capacità delle cisterne (tanta) ecc) come posso avere un'idea di massima della spesa a cui vado incontro?
C'è da considerare che principalmente l'acqua mi serve, come a tutti, per lavarmi, lavare e cucinare e far funzionare gli elettrodomestici...quale di queste cose devo fare per forza con l'acqua "perfetta" e per quali posso fare una deviazione dell'impianto e utilizzare l'acqua a bassa salinità (es. lavatrice)?

mi sono informata per quanto riguarda l'analisi dell'acqua. Mi è stato detto che, trattandosi di acqua piovana, è difficile e complicato andare ad analizzarla (mentre se fosse stata acqua di un pozzo ci sono di solito dei controlli standard).

Per questo mi è stato suggerito di richiedervi che tipo di ricerche sono necessarie in base alle caratteristiche dei vostri prodotti al fine di "creare" un sistema ad hoc per la potabilizzazione dell'acqua piovana.

Grazie in anticipo

Silvia
ARCHIBAGNO

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Inviato: 23/06/2008 12:31:51
Data Ultima Modifica: 23/06/2008 12:38:38 
Oggetto: Potabilizzazione dell'acqua piovana per una villa abitata presumibilmente da 3-5 persone.
Messaggio:

L'acqua piovana dispone di una salinità molto bassa (0-10 mg/l) e un pH acido (5,5-6,0). Questo comporta il rischio di corrosioni agli impianti idrico sanitari della casa.

In più essendo stivata in vasche non sterili, per ovvie ragioni, è sempre a rischio di contaminazioni dal punto di vista microbiologico variabili nel tempo.

Per potabilizzare l'acqua vi proponiamo dunque un filtro anticidità dedicato capace di aumentare la salinità dell'acqua in ingresso e da operare nel frattempo come filtro meccanico per trattenere le impurità più grossolane.

Successivamente al filtro sarà installato un sistema proporzionale agli utilizzi di iperclorazione con una pompa dosatrice che doserà il prodotto grazie ad un contatore d'acqua emettitore di impulsi.

La iperclorazione ci permette di dosare il cloro in sicurezza indipendentemente dalla stagionalità delle contaminazioni microbiologiche.

L'acqua quindi passerà in un serbatoio di contatto da 1000 litri dove il cloro avrà il tempo di stare a contatto con l'acqua disinfettandola.

Questo significa che l'impianto dovrà necessariamente installato su una soletta in grado di sostenerne il peso (1100 kg circa di serbatoio) che devono per forza essere appoggiati per terra.

Infine l'acqua passerà attraverso il filtro decloratore capace di rimuovere il cloro libero e combinato in eccesso servendo all'utilizzo acqua potabile.

In più ha la possibilità di abbattere composti organici eventualmente presenti nell'acqua.

I filtri effettueranno le operazioni di lavaggio in modo perfettamente automatico, nelle ore notturne. Necessitano di una portata della pompa di 30 lt/min a 3 bar all'uscita.

Le analisi microbiologiche dell'acqua possono essere utili per regolare la clorazione ma non sono strettamente necessarie perché in fase di collaudo si vedrà come regolare la clorazione sul posto e di conseguenza il resto dell'impianto.

Mi si chiedeva cosa escludere dall'impianto di potabilizzazione: innanzitutto un eventuale sistema di irrigazione automatica o manuale del giardino in quanto non è necessario utilizzare acqua potabile per uso tecnologico.

Secondariamente l'acqua distillata può essere utilizzata sul tal quale per usi prettamente tecnologici, come per il ferro da stiro, per le batterie delle automobili e per il risciacquo finale dopo al lavaggio delle macchine.

Per tutti gli altri usi mi sento di consigliare l'acqua trattata in quanto risulta più adatta a meno che sia stato già previsto uno sdoppiamento della acque in fase di costruzione della casa (es casetta WC alimentate con acqua non potabile ecc).L'acqua piovana dispone di una salinità molto bassa (0-10 mg/l) e un pH acido (5,5-6,0). Questo comporta il rischio di corrosioni agli impianti idrico sanitari della casa.

In più essendo stivata in vasche non sterili, per ovvie ragioni, è sempre a rischio di contaminazioni dal punto di vista microbiologico variabili nel tempo.

Per potabilizzare l'acqua vi proponiamo dunque il nostro filtro anticidità DOL50C capace di aumentare la salinità dell'acqua in ingresso e da operare nel frattempo come filtro meccanico per trattenere le impurità più grossolane.

Successivamente al filtro sarà installato un sistema proporzionale agli utilizzi di iperclorazione con una pompa dosatrice mod VMF1004 che doserà il prodotto grazie ad un contatore d'acqua emettitore di impulsi. La iperclorazione ci permette di dosare il cloro in sicurezza indipendentemente dalla stagionalità delle contaminazioni microbiologiche. L'acqua quindi passerà in un serbatoio di contatto da 1000 litri dove il cloro avrà il tempo di stare a contatto con l'acqua disinfettandola. Questo significa che l'impianto dovrà necessariamente installato su una soletta in grado di sostenerne il peso (1100 kg circa di serbatoio) che devono per forza essere appoggiati per terra.

Infine l'acqua passerà attraverso il filtro decloratore mod FD50C capace di rimuovere il cloro libero e combinato in eccesso servendo all'utilizzo acqua potabile. In più ha la possibilità di abbattere composti organici eventualmente presenti nell'acqua.

I filtri effettueranno le operazioni di lavaggio in modo perfettamente automatico, nelle ore notturne. Necessitano di una portata della pompa di 30 lt/min a 3 bar all'uscita.

Le analisi microbiologiche dell'acqua possono essere utili per regolare la clorazione ma non sono strettamente necessarie perché in fase di collaudo si vedrà come regolare la clorazione sul posto e di conseguenza il resto dell'impianto.

Mi si chiedeva cosa escludere dall'impianto di potabilizzazione: innanzitutto un eventuale sistema di irrigazione automatica o manuale del giardino in quanto non è necessario utilizzare acqua potabile per uso tecnologico.

Secondariamente l'acqua distillata può essere utilizzata sul tal quale per usi prettamente tecnologici, come per il ferro da stiro, per le batterie delle automobili e per il risciacquo finale dopo al lavaggio delle macchine.

Per tutti gli altri usi mi sento di consigliare l'acqua trattata in quanto risulta più adatta a meno che sia stato già previsto uno sdoppiamento della acque in fase di costruzione della casa (es casetta WC alimentate con acqua non potabile ecc).

ARCHIBAGNO

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Residente
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Inviato: 27/06/2008 13:06:05
Data Ultima Modifica: 13/10/2008 09:52:14 
Oggetto: Abbiamo progettato un impianto che non può avere dei problemi particolari perché ha una discreta tolleranza...
Messaggio:

L'impianto da noi proposto è "l'impianto da letteratura" da utilizzare nel caso di acqua piovana: cioè acqua microbiologicamente potabile e con una salinità aumentata quel tanto che basta per rendere l'acqua non acida e ridurre sensibilmente il rischio di corrosioni.

L'acqua in uscita dovrebbe essere potabile a meno di casi eccezionali; es: industria chimica che nelle vicinanze emette delle super schifezze in atmosfera che ricadono con la pioggia, questo noi non possiamo saperlo o prevederlo...

Comunque abbiamo proposto un impianto di concezione modulare e robusta; ovvero che dispone di un buon grado di tolleranza di regolazione.

Riguardo ai vari parametri, se si dispone di scarico e alimentazione elettrica occorre sapere se la pompa dà almeno 30 litri/min a 3 bar (basta una pompa in battente da 0,75 Kw o 1 Hp) per questo.

Gli ingombri al suolo al piano terra sono, occupa uno spazio lineare intorno ai 2 metri e al massimo 90 cm verso il centro della stanza.


Inoltre l'ìimpianto da noi progettato è "l'impianto da letteratura" da utilizzare nel caso di acqua piovana: cioè acqua microbiologicamente potabile e con una salinità aumentata quel tanto che basta per rendere l'acqua non acida e ridurre sensibilmente il rischio di corrosioni.

L'acqua in uscita dovrebbe essere potabile a meno di casi eccezionali; es: industria chimica che nelle vicinanze emette degli inquinanti in atmosfera che ricadono con la pioggia, questo noi non possiamo saperlo o prevederlo...

Comunque abbiamo proposto un impianto di concezione modulare e robusta; ovvero che dispone di un buon grado di tolleranza di regolazione.

Riguardo ai vari parametri, se si dispone di scarico e alimentazione elettrica occorre sapere se la pompa dà almeno 30 litri/min a 3 bar (basta una pompa in battente da 0,75 Kw o 1 Hp) per questo.

Gli ingombri al suolo al piano terra sono, occupa uno spazio lineare intorno ai 2 metri e al massimo 90 cm verso il centro della stanza.

Dal punto di vista chimico la sua acqua non ha praticamente nulla di particolare perché è quasi distillata.

L'unico problema (chimico) è che essendo così tanto distillata avrà il pH acido e di conseguenza tenderà ad essere corrosiva.

Per eliminare il problema si disciolgono dei bicabonati (contenuti nel filtro antiacidità) che aumentano al salinità e fanno effetto tampone sul pH.

Altri problemi chimici non ci sono.

Ma per convincersi è meglio che lei faccia un'analisi chimica e microbiologica precisa della vostra acqua.

Spenderà 100-150 euro ma si coinvincerà della qualità della sua acqua evitando di pensare di installare un apparecchio inutile (l'osmosi inversa).

L'analisi che farà dell'acqua può scegliere le analisi che desidera ma obbligatoriamente faccia:

Analisi chimiche

Ossidabilità di Kubel
Nitriti
Analisi microbiologiche
Carica aerofila totale a 22°C
Carica aerofila totale a 36°C
Streptococchi fecali
Coliformi fecali
Escherichia coli

Tutti questi valori vengono modificati (in meglio) con la clorazione.


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